Fornaro: ora stop agli egoismi dei leader, serve responsabilità

Politica e Primo piano

Intervista all’Agenzia Italia

di Marvin Ceccato

Piena fiducia nel presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Nella situazione di stallo che si è generata lungo il percorso per la formazione del nuovo governo, diventata evidente dopo il secondo giro di consultazioni al Quirinale, Liberi e Uguali registra con preoccupazione l’attuale momento politico, anche alla luce della crisi siriana. E indica la strada che ritiene sia da percorrere: basta egoismi e personalismi dei leader. Bisogna riportare il dibattito, al di là delle dichiarazioni pubbliche, alla centralità del Parlamento, agendo con grande senso di responsabilità. Lo spiega, in un’intervista all’Agi il presidente dei deputati di Leu, Federico Fornaro.

Che cosa bisogna fare per uscire dall’empasse dovuta al gioco di veti incrociati fra i partiti?

“Da questa situazione si esce con senso di responsabilità, comprendendo, da questo punto di vista che siamo, come ha ricordato il Capo dello Stato, all’interno della Costituzione che definisce la nostra una Repubblica parlamentare. Bisogna ricondurre la discussione, al di là delle dichiarazioni pubbliche, alla centralità del Parlamento e qui verificare quali siano le condizioni per la formazione di un nuovo governo”.

Che cosa a suo giudizio dovrebbe fare il presidente Mattarella?

“Il presidente Mattarella gode della nostra piena fiducia ed è l’unico ad avere il quadro completo delle determinazioni dei gruppi parlamentari. Valuterà lui quale sia la scelta migliore. Intanto noi registriamo con preoccupazione lo stallo che si è verificato, anche in ragione della crisi siriana”.

Il Pd, finora, ha deciso di stare sull’Aventino, dovrebbe sedersi al tavolo delle ‘trattative’?

“In questo momento il Pd è in una situazione paradossale. Il responsabile della più grave sconfitta della sinistra italiana si è dimesso per finta, ma resta l’azionista di riferimento del partito. La riunione negli uffici privati, in via Veneto, del senatore Marcucci, è la rappresentazione plastica di chi continua a comandare”.

Liberi e Uguali è disponibile a un confronto con il Movimento 5 Stelle?

“Noi abbiamo detto, sin dalla campagna elettorale, che siamo disponibili a un confronto programmatico, a partire dai nostri temi. Ad esempio il lavoro. Con un unico confine non oltrepassabile: un’alleanza organica con il centrodestra. Rimaniamo coerenti con quell’impostazione”.

Ritiene che un mandato esplorativo affidato a un soggetto terzo possa aiutare a uscire dal vicolo cieco in cui ci si trova per la formazione del nuovo governo?

“In passato questo strumento è stato utilizzato, ma i nodi politici non li può risolvere un mandato esplorativo, soprattutto dopo che la situazione si è ancora di più ingarbugliata nelle ultime ore, prevalendo l’interesse di parte e l’egoismo dei leader”.

Il ruolo di Liberi e Uguali in questa partita? Con chi state parlando?

“Noi stiamo giocando a carte scoperte, consci dei numeri che abbiamo in Parlamento. Ci adoperiamo con responsabilità per stemperare i toni del dibattito”.