Terni: costituito il coordinamento politico di Articolo 1 provinciale

Terni
Il movimento nasce per volontà di un gruppo di compagni e compagne del territorio provinciale che si riconoscono nei valori fondativi del movimento nazionale.
Vogliamo farci promotori anche nella nostra provincia, di un nuovo progetto per il lavoro e la dignità dell’uomo legati al rilancio del diritto allo studio e alla formazione finalizzato a pari opportunità di accesso alla conoscenza e alle professioni per le giovani generazioni; alla riqualificazione tecnica e motivazionale dei lavoratori in modo di affrontare al meglio le sfide che ci porterà la prossima “rivoluzione industriale” di industria 4.0 nonché per quelli in uscita dai sistemi produttivi colpiti dalla globalizzazione. Al conseguente supporto alla creazione d’impresa nei nuovi settori del terziario avanzato; al ripensamento dei sistemi pensionistici secondo logiche di ricambio generazionale e di diversificazione dei lavori usuranti; a nuovi strumenti di lotta ed intervento sull’emarginazione sociale e sul degrado ambientale, alla difesa del servizio sanitario nazionale, coniugato alla trasparenza fiscale delle prestazioni professionali.

Diversamente da numerose forze parlamentari, riteniamo che, la crisi economico-occupazionale e la crescente ingiustizia retributiva non si sconfiggerà con una riduzione delle tasse per tutti, a carico di un ulteriore aumento della spesa pubblica che andrà a caricarsi sulle nuove generazioni. Crediamo piuttosto si debba partire dalla reintroduzione di criteri fiscali di natura patrimoniale in grado anche di recuperare una congrua parte delle enormi ricchezze finanziarie a fini collettivi. Vogliamo riportare l’attenzione su un nuovo sviluppo inclusivo, che ritorni al principio di una equa distribuzione delle ricchezze, caposaldo storico del pensiero socialista e laburista, messo a repentaglio da un’impostazione neo-liberista che ha colpito anche il centrosinistra italiano ed europeo.

Questo nuovo soggetto politico si prefigge pertanto di avviare una fase di ascolto verso tutte le forze attive del territorio, con un’attenzione particolare alle fasce più deboli, per elaborare programmi e definire azioni che si occupino maggiormente di temi quali appunto: il Lavoro, l’Ambiente, la Giustizia Sociale, la Partecipazione e la Democrazia, la Scuola, la Formazione e lo Sviluppo.

Per far ciò dobbiamo superare la crisi della rappresentanza, che ha portato la fiducia nei partiti e nelle istituzioni al minimo storico, riattivando quel modello di fare politica che prevede il contatto continuo e diretto con il cittadino. Solo così facendo pensiamo sia possibile costruire un argine al dilagante populismo e alla rabbia sociale, sempre più alimentati dal crescere delle disuguaglianze sociali e della povertà.

Sappiamo che la strada è tutta in salita e siamo consapevoli che non può essere percorsa da soli. Per questo lavoreremo affinché le forze della sinistra del nostro territorio si possano unire su un progetto di territorio e di sviluppo comune.