Rinaldi Ferri: così perdiamo tempo, la base c’è e vuole ripartire. #ricominciodatre

#ricominciodatre

Qualche giorno fa la compagna Diddi ha espresso in maniera esemplare le ragioni che stanno riportando noi militanti a incontrarci, discutere e pensare al domani. Si riattiva l’impegno e si manifesta una vitalità infinita, cui fa da contraltare – spiace dirlo, lo apprendo dai giornali – il senso di assoluto smarrimento che promana dalle sfere più alte. Noi qui, è come se ci stessimo riappropriando di noi stessi, con grande curiosità e con un appetito ideale pari solo all’entità della sconfitta.

È chiaro però che a fronte di questo movimento, uno stallo politico prolungato non può che perpetuare il declino. Qui non si tratta di saltare l’analisi a piè pari – “la mucca nel corridoio era in realtà un toroil candidato ne illustri tutte le ragioni – ma di farla in corso d’opera, in proiezione, aprendo un cantiere liberi dal timore. Di necessità virtù, si potrebbe dire. Ma “per dirci cosa”? Per dotarci di uno strumento politico adeguato a quel che serve, prima che conforme a un’idea preordinata e presumibilmente archiviata (quella del centrosinistra?), a partire da un campo di definizione larghissimo e decisivo, lo stesso su cui, a ben guardare, possiamo misurare molte delle nostre assenze e/o carenze: l’Europa.