Sicurezza: Rossi, assumere ventimila poliziotti di quartiere

Politica

«La criminalità ‘micro’ non esiste. E la sicurezza non è di destra né di sinistra. Per questo per affrontare la questione vedo un’unica soluzione: l’assunzione di almeno 20mila poliziotti di quartiere in tutta Italia». A lanciare la proposta, in un’intervista a QN, è il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi, secondo cui «la sicurezza non ha colore politico, è una misura universale».

«E’ allucinante – dice il presidente della Toscana – continuare a dividersi su questo tema: dovrebbe essere un punto di convergenza. Peraltro oggi la domanda di sicurezza arriva prevalentemente dai ceti medi e soprattutto dai meno abbienti, quelli che la sinistra ha più a cuore. In fondo è un concetto molto simile alla sanità. La sicurezza è un valore universale, come la salute, sia perché non ha mai senso parlare di fenomeni ‘minori’. Se una persona ha solo un’auto e le viene rubata, sicuramente non percepirà il fatto come un ‘reato minore’. La stessa cosa succede in sanità a chi subisce un danno o un disservizio».

«Come istituzioni – prosegue Rossi – non dobbiamo mai minimizzare. Mi spiace sentire spesso parlare di ‘microcriminalità’ o della differenza fra sicurezza reale e percepita. Se i cittadini si sentono insicuri le istituzioni devo rispondere con i fatti e non con le statistiche».

Di questa idea Rossi vorrebbe discutere «in primis con i parlamentari toscani, di ogni colore politico, ed eventualmente mettere anche al centro di una proposta di legge d’iniziativa popolare».
Per il Presidente della Toscana queste 20mila assunzioni servirebbero «al presidio delle strade e delle piazze. Poliziotti di quartiere, ma anche carabinieri di prossimità. In Toscana ne arriverebbero così circa 1400 e permetterebbero di presidiare almeno 140 situazioni, giorno e notte, sette giorni su sette. Penso alle strade e alle piazze, ma anche a tramvie, bus e treni, dove la situazione è spesso insostenibile, fra chi non paga il biglietto e gruppi di sbandati. Con la polizia sotto organico di oggi, con numeri inferiori al 1989, si può fare poco».

Per quanto riguarda le risorse per consentire le assunzioni, Rossi precisa: «Si parla di 500 milioni di euro l’anno. Ben poco se si considerano i 62 miliardi spesi negli ultimi quattro anni per i vari bonus, dai giovani ai giardini. Basterebbe prenderli da lì».

Ma il presidente della Toscana indica anche una soluzione alternativa per finanziare l’operazione: «Applicando la proposta di legge Gori-Bonino per l’emersione dell’immigrazione clandestina attraverso il lavoro. Gli immigrati che lavorano al nero verrebbero regolarizzati, garantendo nuovi introiti alle casse dello Stato. Secondo i miei conti se sui 500mila migranti irregolari stimati in Italia se ne regolarizzassero 100mila, i finanziamenti sarebbero già disponibili».